Mi chiamo Giacomo Volponi e oltre ad essere un progettista, sono anche un
fisioterapista, che da sempre si occupa di curare le patologie osteoarticolari,
soprattutto in ambito sportivo.Vanto una notevole esperienza nella pallavolo nazionale.
Specializzazione nella Rieducazione posturale globale, ed ergonomia domestica.
40 anni di
kayak, fiumi e mari, in mezza europa, e istruttore della FICK
Guida
naturalistica regione marche.
Perché
issa-up!
Partiamo da
dei punti fermi.
Il primo punto
fermo è che la scienza della movimentazione dei carichi, non è una cosa
opinabile, cioè uno dice sono forte sono uno sportivo, e “che c’è vole!”.
Nel mio
lavoro quotidiano,ne vedo tanti di questi, si fanno male o in modo acuto, con
danni evidenti, oppure in modo cronico, la classica goccia d’acqua.
Durante il
lavoro spesso si è costretti a fare cose sbagliate” ob torti collo”, e se ciò è
giustificabile per lavoro,durante una attività di tempo libero, pur meritoria,
non è invece assolutamente giustificabile farsi male per non aver seguito le
norme d sicurezza ergonomica.
Quindi
durante una attività ludico creativa, è estremamente stupido sottoporre il
nostro corpo a degli sforzi e perché lo si fa cosi superficialmente?:
il
motivo più importante è la pigrizia.
La pigrizia
di ragionare, di predisporre, essere cauto, essere prudente.
La
consuetudine che crea dipendenza, di essere passivo , di andare avanti a testa bassa.
Poi
l’ignoranza delle regole delle norme, della scienza.
Poi il fatto
che non ci si fa male immediatamente allora si pensa di poterlo fare.
Poi il
condizionamento degli altri, del gruppo e per stare insieme agli altri ci si
adegua.
Poi i
cattivi maestri, e c’è ne sono tanti.
Il nostro
peccato è che permettiamo che questi atteggiamenti prendano il controllo dei ns
comportamenti. In modo a cefalo, pedissequo.
In fondo è proprio
l’esperienza che oggi facciamo tutti i giorni nella lotta contro il corona
virus.
Solo un mese
fa se andavamo in giro con una mascherina, ti dicevano, ma sei esagerato, stai
male, cosa fai ti nascondi, cosa ti è successo?
Magari anche
se stavamo male con la influenza, o il raffreddore, nessuno penava di non dover
infettare gli altri con la mascherina! Come vedete
il ns comportamento è dovuto cambiare in funzione delle indicazioni della
scienza, del buon comportamento.
Altro
esempio, l’uso delle cinte di sicurezza, altro esempio i seggiolini di
sicurezza per i bambini, l’uso del casco,di tute motociclistiche protettive,
ecc
Altro
esempio, i comportamenti per la sicurezza sul lavoro.
Poi il
comportamento in montagna, con attrezzatura adeguata scarpe,bastoncini, ecc.
Comportamenti adeguati sulle piste da sci, in mare ecc.
Tutto
questo non può e non deve passare davanti a noi come se fossimo degli
spettatori, privi di una responsabilità individuale, e sociale.
Ns
situazione :
Dobbiamo
portare un kayak che ha un peso da 20 a 45 kg sulle barre porta tutto di un
auto che ha una altezza variabile fino a quasi 2m di altezza.
Poi la
ns.condizione fisica non è quasi mai di uno sportivo allenato costantemente,
con degli addominali cosi potenti da poter proteggere la schiena, ma anzi in
una situazione con difficoltà varie e pregresse.
Queste
considerazioni, mettono subito in mostra che non possiamo abbracciare il ns.
kayak , portarlo sull’auto senza pensare di rischiare problemi seri, anche se
magari il ns. fisico lo potrebbe fare, ma che il prezzo di tale sforzo da
pagare è troppo elevato.
Anche in due
non è sempre cosi agevole, e se un kayak è pesante rimane sempre eccessivo
anche se in due.
Solo portare
la punta del kayak appogiandola sul tetto dell’auto posteriormente, significa
spostare il kayak,in verticale,e posizionarsi lateralmente all’auto per poterlo
appoggiare, in posizione asimmetrica ed in torsione vertebrale con un peso di
almeno 20 kg con braccia distese,e ginocchia estese, ciò è del tutto
sconsigliabile, per la scienza della sicurezza fisica negli spostamenti carichi
, poi piegarsi fino a terra perché il carrello non appoggia sulla coda del
kayak, e sollevare da terra tutto il kayak a braccia estese,poi spingere il
kayak sulle barre, questa manovra provoca una seconda compressione
notevolissima sui dischi vertebrali, oltre ad esporre le spalle ad un possibile
danno, inquanto lavorano ad una altezza superiore delle testa e noi sappiamo
quanto siano preziose le ns.spalle.
Quindi in
una manciata di secondi, due compressioni , con sollevamento da terra in
rotazione vertebrale, niente di più deleterio.
Questo
movimento si distacca in modo notevole dalla ns. attività sportiva,perchè noi
pagaiamo o pedaliamo da seduti, e facendo forza con le braccia in basso, perciò
comunque non siamo preparati a sollevare pesi con le braccia elevate, e magari
veniamo da una vita sostanzialmente sedentaria.
Tutto ciò ci
espone a danni notevolissimi, che non sono reversibili, e che portano anche ad
impedire per sempre la ns. attività ludico-sportiva, perché con un ernia
discale infiammata, si sta a letto ,o ci si riempie di farmaci potentissimi.
Questa è la
realtà, non è la narrazione: “e che c’è vo”…
Poi ci sono
i cattivi maestri, e sono tanti, da sistemi inefficienti che fanno credere di
poter risolvere il problema di carico, oppure chi ti dice ti aiuto io e poi è
uccel di bosco.
I punti di
forza di Issa-up!.
Efficienza:
Issa-up! non è solo un modo di poter fare il lavoro di caricamento da soli, ma
è soprattutto un mezzo per mettere in sicurezza la propria salute.
Questo
perché:
Il kayak
deve essere portato manualmente fino ad una altezza che è la metà di quella delle barre porta tutto.
Che questo
sforzo può essere ancora ridotto facendosi aiutare da sistemi di sollevamento
con decuplicatori di forza: carrucole,verricello elettrico
Issa-up! è
estremamente comodo:
perche si monta in pochi secondi
perche è si
può mettere sulle barre porta tutto con il kayak.
Perché si
può mettere in auto
Perche si può
mettere sotto l’auto.
Issa-up! e’
estremamente versatile.
Può essere
utilizzato con qualsiasi kayak, per qualsiasi cosa da caricare sull’auto, ma
addirittura per caricare dentro l’auto dei pesi notevoli, sia da terra che dal
carrello della spesa.
Esso è
estremamente economico, duraturo, ed assolutamente affidabile.
Per cui è un
prodotto necessario per chi acquista un kayak, ma diventa un mezzo per tutte le
esigenze dalle famiglie ai lavoratori.
Grazie.
Giacomo Volponi